giovedì 31 dicembre 2009

Conclusioni di fine anno

Tutto è amore… tutto è amore. Con l’amore viene la comprensione. Con la comprensione viene la pazienza. E poi il tempo si ferma. L’amore dissolve la paura. Se provi amore sai anche perdonare. Puoi perdonare gli altri, e puoi perdonare te stesso. Cominci a vedere il mondo nella giusta prospettiva. Perdona dunque, perché questo è un atto d’amore. Devi perdonare ed essere perdonato. A questo punto ti spetta ancora di proseguire al di là della comprensione, e di fare cambiamenti, di migliorare il mondo, di rettificare i rapporti, di perdonare agli altri e di accettare il loro perdono.

sabato 26 dicembre 2009

Buondì!


Ragazze vi consiglio un libro: "Falli Soffrire", in inglese: Why men love bitches, di Sherry Argov. E' una guida al successo! :P

venerdì 25 dicembre 2009

Time to move on

Credo sia arrivato il tempo di mettere un punto. Girare pagina..
Ecco, la pagina bianca, che bella sensazione, no? :D Sapere che hai il potere di creare qualsiasi cosa su quella pagina... una nuova pagina della tua vita.
Ecco, si. E' tempo di iniziare tutto daccapo. Con tutto il bagaglio di esperienze (belle, brutte, strazianti, emotionanti, toglifiato, triste, depresse, felici, nostalgiche, tutto è servito a farmi crescere un altro pò, sono più donna!) che ho avuto durante quest'anno, dio mio quante cose sono successe ma non mi pento di niente.. niente è realmente perduto sono profondamente convinta di questo... E la vita è bella, bella, bella ragazze mie... dio mio quant'è bella! Ogni giorno è un nuovo giorno, creta grezza nelle mie mani libere di modellarla :D
Ho deciso che stenderò una lista di tutte le cose che voglio fare quest'anno, facciamo che è una sfida.. e vediamo alla fine del 2010 quanto sono riuscita a realizzare che ne dite?? :D ci sarà da divertirti. Va beneeee dai, iniziamo.

1.Voglio andare a Londra!! :D
2.Voglio dimagrire e arrivare ai tanto sognati 43 kg.
3.Essere in regola con gli esami.
4.Imparare a ballare :P
5.Motorino
6.Continuare a scrivere..
7.Amici, si, tanti nuovi amici.
8.Niente ragazzo, niente storie serie, solo un pò di tempo per me stessa!
9.Fare movimento, jogging, passeggiate.
10.Macchinetta fotografica nuova, performante.
11.Rinnovo look (work in progress!)
12.Libri, libri, libriiii!!!!

Ps. man mano che mi vengono altre cose in mente le aggiungo...
Merry Christmas Everybody!! :**

domenica 20 dicembre 2009

U used to love me..

Vortice

Quante volte puoi chiudere gli occhi?
E quante aprirli?
E quante volte vedi quello che hanno davanti?
Vedi sempre lo stesso sole dalla finestra quando ti svegli?
O almeno… lo vedi?
Il caffè è sempre lo stesso? E’ dolce? E’ amaro? E’ forte?
Ti fa male? Cosi come fa male a me?
Quando mi tocchi hai voglia di stringermi e di non lasciarmi più cosi come ne ho voglia io?
Ridi?
O piangi?
Ti senti triste?
Senti dolore? O piacere? Forse entrambi?
Sei allegro?
Vivi? Oppure fai finta?
Ti amo?
E tu? Mi ami?

mercoledì 16 dicembre 2009

Barzelletta :P

In una foresta un orso sta rincorrendo un coniglio e mentre sta per agguantarlo salta fuori una rana magica che urla:
"Fermi tutti!! Io sono una rana magica e ho deciso di dare a voi due la possibilità di esaudire tre desideri ciascuno!".
L'orso lascia andare il coniglio, ci pensa su un attimo e dice: "Voglio che tutti gli orsi di questa terra, tranne me, diventino femmine".
E il coniglio di rimando: "Ed io, io voglio un casco, voglio un casco!".
L'orso si mette a ridere per la stupidità del coniglio: "Ma come, con tutto quello che potevi chiedere, chiedi un casco?".
La rana: "Va bene, sarete accontentati! Ed ora il secondo desiderio".
L'orso sempre più arrapato: "Voglio che tutte le femmine orse di questa terra siano bellissime!".
Ed il coniglio: "Io voglio una moto, voglio una moto!".
E l'orso giù a ridere per come il coniglio stia sprecando i suoi desideri.
La rana: "Sarete accontentati, e ora il terzo ed ultimo desiderio."
L'orso: "ora voglio che tutte le orse del mondo facciano ogni giorno la fila per venire a casa mia!".
Il coniglio mette il casco, sale sulla moto, accende il motore, ingrana la prima e urla:" Io voglio che questo stronzo di orso diventi frocioooooooo!!!!!!!!".

lunedì 14 dicembre 2009

Sometimes I feel like I'm just running on empty

Ho l'impressione di correre come una dannata, come se da questo dipendesse veramente la stessa mia vita... Avete presente come succede nei cartoni animati? Quando corrono verso un precipizio, superano il limite e improvvisamente si fermano e si accorgono di essere sospesi nel vuoto e fanno "O-hoo" e poi inizia la caduta... Ecco. Questa è la sensazione che provo, ho paura che se mi fermo mi accorgo che sto correndo sospesa nel vuoto e che quindi inizierà un'irrimediabile caduta.

domenica 13 dicembre 2009

Lampadina

Ho da anni la stessa lampada sulla scrivania, e anche se è piuttosto vecchia la trovo ancora bellissima... abatjour color crema, base a bulbo di legno scuro. E' legata a molti ricordi, notti passate a studiare, notti passate a scrivere, a piangere a ridere.. L'altro giorno disgraziatamente spostando il computer l'ho fatta cadere per terra, provo ad accenderla, niente. Tolgo la lampadina, la rimetto, riprovo, niente. Già sentivo il senso di colpa salire... La rimetto al suo posto, penso di andare a comprarne un'altra e mi assale l'ansia al solo pensiero... le lampade da scrivania di oggi sono ultra moderne, metalliche, colorate ma fredde. Poi ieri sera, mentre stavo sui libri ho avuto un flash. Ma se la lampada non avesse niente e si fosse solo fulminata la lampadina? Corro in cucina, prendo una lampadina nuova, la cambio, et voilà!! E luce fu! quella luce calda, pacata e dolce che io amo tanto..
Questo episodio mi ha dato da pensare... sono diventata anch'io tanto superficiale e consumista da pensare che appena una cosa non va più, è da buttare? Da sostituire con una più nuova, più luccicante, più eccitante? E se disgraziatamente questo si riflettesse anche nelle relazioni? Nel mio modo di vivere il rapporto con il mio lui? Se appena una cosa non mi sta bene, cosa faccio, lo cambio con uno nuovo? E i ricordi, le emozioni, le lotte affrontate insieme, i traguardi dove vanno a finire? Nono, questo non deve succedere, non a me. Mi rifiuto.

sabato 12 dicembre 2009

... e non dimenticare mai

Che ogni cosa è al contempo amore e paura.
Che non abbiamo mai abbastanza tempo, abbastanza energia, abbastanza amore.
Che dobbiamo amare senza riserve e donarci agli altri come se il domani non esistesse. Solo cosi possiamo dire de aver vissuto.
Che se non riusciamo a fermarci è perché, probabilmente stiamo scappando da qualcosa. Fermati e riflettici.
Che ci vuole coraggio per essere sereni e per ascoltare la voce della propria coscienza.
Che bisogna prendersi tutto il tempo che serve per apprezzare l’esperienza che si sta facendo, in fondo stiamo spendendo l'unica vita che abbiamo a disposizione. Non siamo super Mario.
Che forse rendersi indispensabili è un espediente per evitare l’intimità. Siamo cosi esperti in tutto che all’apparenza sembriamo di non aver bisogno del sostegno e dell’affetto delle altre persone. Dimentichiamo che amare significa permettere agli altri di donare. Ci barrichiamo dietro responsabilità cosi gravose che alla fine finiamo per respingere coloro che ci amano. Siamo troppo preoccupati per provare sentimenti e questo ci preclude ogni occasione di intimità.
Che focalizzare la nostra attenzione su “altro” è la scusa perfetta per evitare di soffrire, di affrontare i nostri problemi e quindi di maturare.
Che siamo degli eroi solo per il fatto di essere vivi.

Che ci piace inventare tragedie perché nel profondo del nostro animo siamo convinti che la nostra esistenza non sia abbastanza piena, abbastanza importante, abbastanza soddisfacente.
Che è bello vivere senza doversi scusare per ciò che non si è fatto.
Che possiamo ricominciare da capo ogni volta che vogliamo.
Che chiunque senza pubblico non è nessuno.
Che non esiste regalo più perfetto dell’amore che state donando.
Che per tutto c’è un momento, un tempo per ogni cosa sotto questo cielo.
Che non si dipende da niente e da nessuno, soli nasciamo e soli moriamo perciò tutto ciò che dobbiamo fare in questa vita, è mettere un piede davanti l’altro, fiduciosi di non cadere a terra. E che, se cadremo avremo il privilegio di vedere le cose da un punto di vista completamente nuovo.

Che L’AMORE è SEMPRE PAZIENTE E GENTILE, NON è MAI GELOSO. L'AMORE NON è MAI PRESUNTUOSO O PIENO DI Sè, NON è MAI SCORTESE O EGOISTA, NON SI OFFENDE E NON PORTA RANCORE. è SEMPRE PRONTO A SCUSARE, A DARE FIDUCIA E A SPERARE E A RESITERE A QUALSIASI TEMPESTA. E non parlo solo dell'amore tra uomo e donna, ma dell'amore in generale, tra amici, tra fratelli, tra genitori e figli, amore per il prossimo. Fatene il vostro credo se lo ritenete opportuno.

Che possiamo avere profondamente a cuore le sorti delle altre persone, possiamo partecipare al loro dolore o alla loro gioia. Ma quando la loro condizione psicologica ha il potere di influenzare in modo positivo o negativo la nostra giornata, allora c’è qualcosa che non va, significa che siamo troppo coinvolti nella vita degli altri e troppo poco nella nostra.
Che siamo noi gli artefici della nostra felicità, nessuno può renderci felici o tristi. Solo noi abbiamo questo potere. Noi decidiamo.
E che dopo tutto, serbiamo questi splendidi cuori che continuano a pulsare nonostante tutti i dolori e tutti gli inverni che viviamo su questa terra.

venerdì 11 dicembre 2009

Eros nella mitologia greca, attuale come sempre, credo fermamente che i greci avevano capito tutto dell'essere umano..

Nelle origini Eros non era considerato divinità, ma pura forza ed attrazione: per Omero infatti rappresentava quell'attrazione irresistibile che due persone sentono uno per l'altro e che può portarli a perdere la ragione o alla distruzione.
È per Esiodo che Eros diventa una divinità primordiale, un dio temibile dotato di un grande e pericoloso potere, antico quanto la Terra stessa. L'Eros di Esiodo aveva una potenza enorme, poteva causare danni a cui nessuno poteva porre rimedio, né uomini né dèi.
In Platone e precisamente nel Simposio è descritto, come figlio di Penia (mancanza, povertà, sofferenza del vuoto, della privazione) e Poros (ingegno, abbondanza, anelito alla soddisfazione del desiderio), un demone sempre inquieto e scontento. Eros rappresenta così la ricerca di completezza che causa l'amore e le mille astuzie a cui sono pronti gli amanti per raggiungere i loro scopi amorosi. Egli è simbolo della coesione interna dell’universo e della forza attrattiva che spinge gli elementi della natura ad unirsi tra loro.
La peculiarità di Eros è essenzialmente la sua ambiguità, ovvero l'impossibilità di approdare a un sapere certo e definitivo, e tuttavia l'incapacità di rassegnarsi all'ignoranza.
L'amore non è che questo, la ricerca di un completamento, di una condivisione, di una complicità, il riempire, da parte di Poros, il vuoto di Penìa. Nella società attuale, il vuoto di Penìa e la brama di Poros sono più che mai evidenti, ma spesso manca, la capacità di mettersi in discussione, di cercare quel terreno di condivisione senza il quale Poros e Penìa non potranno mai completarsi davvero...

giovedì 10 dicembre 2009

Me, myself and I

B: Tesoro mio… la verità è che l’amore, quello vero, non ha limiti. Puoi cedere fisicamente, perché ti consuma dal di dentro, e non farcela più, può farti cedere la ragione, ma il cuore non cede mai. Se ami una persona, veramente, la amerai per sempre. C’è un solo grande amore nella vita di una persona, ricordatelo sempre.
G: E se l’ho perso? Se l’ho lasciato andare?
B: Non perdere la speranza, nulla è impossibile finchè si è vivi.

e ricorda: non è forte chi non cade, ma chi cade e si rialza

Per fortuna (o forse no?) la vita mi ha obbligato a munirmi di un sistema di repressione delle sofferenze e (conseguenti delusioni) più grandi, e penso che se non fosse stato cosi, mi sarei ammazzata da tempo. Questo non vuol dire che alcune volte è come se sentissi lungo tutto il mio corpo correre una ferita che mi permette di guardare direttamente dentro al mio cuore. O che non faccia male. Ma volente o nolente, questo mi ha fatto andare avanti. E per fortuna le scorciatoie non mi sono mai piaciute. Ed è cosi che mi preparo per un altro episodio della mia vita che già prevedo come mooolto caotico. Benvenuti nel limbo! Sopra il paradiso, sotto l’inferno. Vi piacerà vedrete…

mercoledì 9 dicembre 2009

Conversazione

S: ...lascia che ti dica una cosa.. lui è il tipo di persona.. che...che quando la persona che gli sta accanto lo ama... per lui tutto l'incanto svanisce..piano piano scompare...lui...è il tipo di persona che dovrebbe essere colui che ama di più in una relazione... questo volendo dire una lotta continua... a lui piacciono le sfide.. le relazioni impossibili... ma vedi.. questo non è un bene... qui è lui che deve crescere.. deve capire che l'amore non si trova ovunque... che è raro... e deve essere custodito gelosamente... che non si incontra 2 volte una donna che lo ami come tu fai... deve svegliarsi.

B: non lo so... vedi, proprio non lo so...

S: e inoltre... come se questo non bastasse... è anche un sognatore, un incurabile romantico...

B: si, si lo so, ma fa incredibilmente male, almeno mi mandasse al diavolo, mi leverei il pensiero, soffrirei per un pò e poi continuerei la mia vita, ma lo so, so già che tornerà.
ma non so per quanto tempo potrò ancora... mi fa male la carne addosso, le ossa stesse.
i dolori dell'anima iniziano a far male fisicamente oramai...

martedì 8 dicembre 2009

…Egli tende a pensare che se quella cosa, oggetto del suo desiderio, gli fosse garantita per il resto della sua vita sarebbe perfettamente felice e non desidererebbe nessuna cosa di più (non vi fa pensare questa cosa? Non vi viene niente in mente? l’amore forse? :D) la sua stessa vita tende ad essere definita in termini di quella cosa. Nessun altra cosa è reputata cosi importante. Per il nostro uomo, cronicamente ed estremamente desideroso di avere quella cosa, l’utopia è un luogo dove semplicemente quella cosa è sua. Egli sogna quella cosa, ricorda quella cosa, pensa a quella cosa, è motivato solo da quella cosa, percepisce solo quella cosa e vuole solo quella cosa. Tutto il resto passa in secondo piano, diventa di secondaria importanza. (il termina “cosa” è volutamente ripetuto fino alla nausea).
Morale della favola? Adesso arrivaaaa!
…Un bisogno soddisfatto non motiva più. E l’organismo è dominato ed il suo comportamento organizzato solo dai bisogni non soddisfatti. Questo può emergere di nuovo se viene a mancare la condizione di soddisfacimento, altrimenti lo si da per scontato come adempiuto (moglie? Casa? Amore? Ah?? Che ne dite??)
Traete pure le vostre conclusioni, io ho tratto le mie.

e so che mi romperò di nuovo il collo...

Quando non sei più disposto a lasciarti ferire, a soffrire a combattere allora vuol dire che non sei più disposto ad amare con tutto il tuo essere.Un Amore puro, amore vero, amore buono amore che ti fa sentire che puoi fare qualsiasi cosa, sacrificare qualsiasi cosa, che ti vuol far essere più buono con il mondo, nella vita che ti fa svegliare la mattina e sorridere perché sai che c’è lui, il tuo lui. Devi esporti per ricevere.

sabato 21 febbraio 2009

La mia prima sessione d'esami

Mmmmm, cosa dire.. Tralasciando il natale e tutto il mese di vacanza che ci ho aggiunto intorno (lo tralascio perchè non c'è niente da dire, non mi è piaciuto, punto.), arriviamo alla mia prima sessione di esami: una mer*a, scusate l'espressione. Sono frustrata e arrabbiata con me stessa, ne avessi azzeccata una! Quando si dice che se il piano personale va a rotoli, quello professionale lo segue a tavoletta... Ufff... Vabbè, è inutile piangersi addosso. Resta il fatto che sono ancora immobilizzata in una specie di letrago mentale, fisico e sentimentale da cui non riesco ad uscire. La chiave è la svolta sentimentale, devo liberarmi da certe catene, più psicologiche che altro che io stessa mi sono creata e con cui mi ci sono imprigionata, mannaggia a me. Mi rivoglio, rivoglio la mia libertà, meglio soli che male accompagnati no? Cosi si dice.
Vorrei... Vorrei che arrivasse il sole, il mare, vorrei andare a vivere in un posto dove fa sempre caldo. Vorrei fare un pò di viaggi, decisi su due piedi senza dover rendere conto a nessuno, senza badare ai soldi, senza fare programmi.. Vorrei dormire un giorno intero, senza pensare a nulla, solo dormire. Vorrei non cercare sempre di compiacere tutti, ma compiacere solo me stessa e fare ciò che voglio senza pensare e farmi condizionare da cosa pensano gli altri. Vorrei leggere, leggere, leggere... Vorrei correre, ballare, saltare, ridere, cantare, giocare.
Non so chi mi impedisce di fare tutto ciò, o cosa, ma effettivamente non lo sto facendo, mi trascino da un giorno all'altro, senza una meta, senza uno scopo, sopravvivo e invece io vorrei vivere. Non aspettare che il giono finisca ma che questo inizi.
Non so cosa sto aspettando ma aspettanto la vita mi passa davanti agli occhi... Cosa faccio?