lunedì 18 gennaio 2010

Da "Lei"

E’ strano come le cose trovino il loro posto naturale e ci si sistemino. Come le strade si dividano per poi rincontrarsi alcuni anni più tardi, trovandoci cosi diversi da come eravamo. Con abiti nuovi, con nuove idee… abitudini vecchie, con occhiaie più marcate e un poco più strapazzati dalla vita.
Un “Ti amo” colpisce più di ogni altra cosa in questa vita fatta di dure verità. Ciò che è bello viene cancellato dalla tristezza quotidiana e ti chiedi perché. Poco tempo forse… Poco spazio… Poco impegno… Poco di tutto. E pensare che tutto quello che vuoi è far durare un po’ di più quel magico momento.
Mi guardo intorno e vedo gente che ha fatto delle scelte perché così “doveva” essere. Per poi scoprire che potevano essere così felici… Ma forse senza la giusta dose di amarezza che ci viene somministrata quotidianamente ci dimenticheremmo di apprezzare la felicità semmai questa arrivasse. Forse.
E così continuo a poggiare cautamente un piede davanti l’altro con la speranza di giornate migliori. E sorrido, perché nel momento in cui una porta ti viene è chiusa significa che è arrivato il tempo per un nuovo inizio.

Nessun commento: